27 dicembre 2009

GNOMO SUPER STAR

Le feste di natale con i parenti (non i miei, quelli di mio marito) sono finite.
Sono piacevoli eh, niente da dire, sono istruiti, sono canterini... ma che palle...
non ne potevo più.
L'anno prossimo con i miei parenti, che non saranno eruditi come quelli di mio marito, borghesi ecc... hanno mille difetti anche loro, però sono i miei e sono abituata a sopportarli.

Il 25 e il 26 sono state le giornate dello gnomo day: tutto un esultare, un guardare, ammirare, riempire di complimenti lo gnomo.
Come è sveglio, beh certo va' al nido (ovvio non è merito della madre se è sveglio)
Come è bello, con quegli occhi azzurri, ah ma nessuno nella nostra famiglia a gli occhi azzurri saranno sicuramente di XXX (la nonna paterna) ((ovviamente non assomiglia a me, anch'io ho gli occhi azzurri, ma sai la nonna paterna ci ha mezzo più DNA, del mio))
Come parla bene, sembra proprio un XXX (cognome di mio marito) ((a questo punto è iniziata tutta una manfrina sul loro cognome di quanto, sono intelligenti ecc... - due palle insomma-)) per inciso noi volevamo mettere il doppio cognome e quando sarà possibile lo faremo.
Ah, è legatissimo a te XXX (mio suocero) ((mio figlio è davvero molto legato, ma perchè il nonno gli fa fare tutto quello che vuole, lo prende sempre in braccio, e lo esibisce a tutti come un trofeo, una coppa ecc...))
L'ultima scena il 26, tutto il pranzo lo gnomo non ha voluto mangiare, in genere è un buon gustaio, qul giorno avevo avuto problemi intestinali, quindi non l'ho obbligato e ho detto a tutti di non forzarlo a magiare e di non dargli cose strane.
Ok ci hanno provato tutto il pranzo a imbottirlo, mio suocero gli ha dato il kiwi, che allo gnomo fa male, io indulgente gli ho detto ok mezzo kiwi, lui ovviamente gliene ha dato uno intero più un altro pezzo.
E per completare tutto una zia, voleva dargli una fetta di panettone che aveva aperto apposta per lui. Ok non ha mangiato primo, secondo solo un po' di frutta, ma il panettone non mi rifiuto.
Mi sono incazzata non gliel'ho fatto mangiare e ce ne siamo andati.

Spiegatemi perchè la gente sente il bisogno di dare da mangiare ai bambini, da quando è nato tutti provano a dargli qualcosa da mangiare, e lo gnomo è bello in carne. E quando mangia tutti a dire è prorpio un piacere vederlo manigare. Ho capito non c'è bisogno di riempirlo come un suino. Da quando ha un anno mangia quasi di tutto, è un buongustaio e quindi mangia quello che mangiamo noi, ma niente di troppo elaborato o pesante, fritti ecc... cerco di variare, e dargli di tutto, non è perchè lui ama la pasta allora io gli faccio tutti i giorni pasta.
Non so se mi spiego
Lo gnomo intanto ancora oggi ha problemi intestinali ma tanto non lo vede nessuno quindi ai parenti non gliene frega, l'importante e dargli qualcosa da mangiare e godere nel vederlo mangiare.

Tutto questo mi ha fatto litigare per tre giorni con mio marito... oggi ci siamo riappacificati, fino al prossimo pranzo familiare...

Certo volte sogno di vivere lontano da tutti, cos

21 dicembre 2009

STORIE SOTTO L'ALBERO

QUANDO NEVICA
Quando nevica piano piano,
il Natale non è più lontano.
Allora va il vecchio Babbo Natale
Col suo sacco di casa in casolare.
Quando nevica piano piano,
il Natale non è più lontano.
E vedi cose belle dovunque tu vada.
Quando nevica piano piano, 
il Natale non è più lontano.
E si sente un odore eccezionale 
di mele e marzapane.


Come al solito con estremo ritardo eccomi a scrivere un post che sarebbe stato più utile almeno una settimana fa.
In queste settimane prenatalizie ho fatto delle narrazioni sul natale dal titolo STORIE SOTTO L'ALBERO, favole, storie poesie intorno al natale.
La narrazione è indicata per bambini di 4 anni in su ma come al solito questi libri li ho letti anche allo gnomo che di anni ne ha 2, basta saltare le cose più difficili soffermarsi sulle immagini, ed anche il mio piccolo ha avuto le sue storie di natale. Questo è il nostro modo per entrare nell'atmosfera natalizia, qualche libro e qualche filastrocca.



Chi sono questi uomini rossi la cui unica occupazione è raccogliere la legna? Cos'hanno da temere dal misterioso Piccolo Natale? Perché lo supplicano di non farli ammalare una certa notte di fine dicembre? Un libro per raccontare come è nata la leggenda di Babbo Natale. Età di lettura: da 6 anni. Allo gnomo ho solo fatto vedere le illustrazioni e ho raccontato la storia, di questi simpatici uomini rossi e di Natale Piccolo...

C'era una volta un Piccolo Babbo Natale che aveva un grande sogno: volare nel cielo con la sua piccola slitta e portare i regali ai bambini. Ogni anno costruiva giocattoli bellissimi, ma poi, quando gli altri partivano, si ritrovava tutto solo con i suoi inutili pacchetti. Il Piccolo Babbo Natale aveva il cuore pieno di tristezza, quando una notte udì un lamento nel bosco... Libro di grande formato per condividere insieme, grandi e piccini, il piacere della lettura. Età di lettura: da 2 anni. Questo è il mio preferito ed anche dello gnomo. Perchè anche i piccoli sono importanti come i grandi...

Una storia dolce e romantica, dedicata alla neve e alla sua magia, all'inverno che annuncia già il Natale, con deliziose immagini. Età di lettura: a partire da 4 anni. "La neve non ascolta nè la radio nè la televisione, sa che nevica, nevica, nevica..."

BUONE FESTE e tanta neve A TUTTI...

20 dicembre 2009

"MAMMA TI VOGLIO BENE IO"

Dopo una giornata difficile, impegnativa in cui io e lo gnomo ci siamo sopportati poco. Avete presente quelle giornate in cui vostro figlio non vi molla un secondo, vuole stare in braccio, non vi lascia far niente, in più non dorme neanche mezz'ora per sbaglio, vuole essere aiutato a far tutto, non ti mola neanche mentre fai la pipì e voi siete sole perchè il babbo ovviamente lavora anche di sabato e prima di notte fonda non torna. Insomma non so se avete presente ma ogni tanto a me capita (per inciso a dicembre spesso) e a fine sera non vedo l'ora che lo gnomo s'addormenti e io riesca a stare un po' sola senza di lui, perchè non ci sto più dentro, voglio riposarmi, leggere un libro per adulti, guardare un film e non un cartone, parlare con una amica insomma cose da adulti.
Ecco ieri sera giunta ormai al colmo delle stremo mio figlio mi abbraccia e mi dice "Mamma ti voglio bene io", e si addormenta immediatamente. 
Ma ci rendiamo conto a soli 2 anni ha fatto sua una frase che avrà sentito dire a me giorni fa, insomma non di recente, e l'ha lanciata lì proprio al momento giusto per farmi dimenticare tutta la giornata difficile, per ricordarmi che anche se un po' rompino è proprio un tesoro il mio gnomo.
Insomma i bambini ci stupiscono sempre... in bene ovviamente. 
Non so in che libro avevo letto che i bambini non sono vendicativi e perdonano sempre i genitori, infatti anche se io mi ero arrabbiata con lui durante la giornata lui non ce l'aveva con me, anzi...
forse è scritto in un libro di Gonzales, non ricordo quale.
Comunque abbiamo solo che da imparare dai bambini, io di sicuro...


16 dicembre 2009

NARRAZIONE AL NIDO dello gnomo

Questo post mi ero dimenticata di pubblicarlo, era in bozza. Ma anche se è passato un mese credo valga la pena pubblicarlo, per lasciare memoria della bellissima giornata che ho trascorso al nido dello gnomo.
Nella giornata mondiale dei diritti dei bambini, nella nostra città viene organizzata l'ora delle storie, 1 ora in cui tutti i nidi, le scuole dell'infanzia e le biblioteche si dedicano alla lettura ad alta voce, come già detto in altri post all'interno del progetto Nati per leggere.
Quindi  sono stata al nido dello gnomo a fare una lettura ai bimbi. Ho letto a 4 gruppetti di 4/5 bambini dai 15 mesi fino ai grandi di quasi 3 anni.
E' stato veramente bello. E' stata la prima volta che leggevo a dei bimbi così piccoli a parte lo gnomo ovviamente. La lettura sulla cacca che faccio per i più piccoli va' dai 2 ai 5 anni, e i bimbi di due anni sono veramente pochi di solito.
Il gruppo dei piccolissimi ha avuto un approccio un po' impaurito ma poi sono stati con le orecchie e gli occhi spalancati ad ascoltare. 
Mi da sempre molta soddisfazione fare le narrazioni, ma nel nido dello gnomo ero un po' impaurita lo ammetto, un po' perchè non era in biblioteca, un po' perchè i bambini erano veramente piccoli, ma devo dire che il risultato è stato superiore alle aspettative. 
I bambini erano molto interessati, i più grandi intervenivano, indicavano. E i più piccoli si lasciavano cullare dalla lettura e rimanevano affascinati dalle illustrazioni.
io sono una sostenitrice delle illustrazioni, quando faccio le narrazioni faccio sempre anche vedere le illustrazioni dei libri, perchè per i bambini i libri sono fatti di parole ma anche di disegni. Credo sia andata bene anche per le educatrici che mi hanno chiesto di tornare a farne un'altra prima della fine del nido. Esperimento riuscito...

Vi cito solo 3 dei libri che ho letto, forse i più significativi, forse quelli che ho scelto io e non che mi hanno consigliato le educatrici, che erano troppo didattici, didascalici e diciamolo anche un po' noiosi:


Lupo, lupo ma ci sei? di Giusy Quarenghi e Giulia Orecchia - Giunti Kids
Questo libro non può mancare nelle nostre librerie. E' un libro con le finestre, dove quello che sembra non è quello che è. Fino all'ultima finestra ci si aspetta un lupo che forse non c'è...
Ai bambini piace stupirsi, ma allo stesso tempo essere rassicurati da cose che si conoscono, in più la rima fa il suo effetto cantilena che diverte. Insomma un libro veramente bello. 


Cacca pupù, Stephanie Blake - Babalibri
Il coniglietto che sapeva rispondere a tutti solo Caccapupù, ma quando finisce nella pancia del lupo e poi grazie all'aiuto dl dottore ne esce, esprimerà fiero la sua identità "io sono Simone"... (anche il mio gnomo è nella fase dell'affermazione della propria identità, e dice di continuo Io sono Gioanni...)
Belle le illustrazioni e la ripetività della parola caccapupù fa sorridere i bambini.

Aspetto un fratellino di Vilcoq Marianne - Babalibri
Un bel libro sull'arrivo di un fratellino. All'inizio Camilla non è molto contenta di sapere che arriverà un fratellino, ma l'attesa la porteranno a non vedere l'ora che nasca. Divertente, semplice e d efficace anche grazie alle illustrazioni in ogni pagina la pancia della mamma diventa più grande e il feto all'interno si trasforma in un bambino. Lo consiglio a chi aspetta il secondo figlio.

Come scrivevo in un commento a un bellissimo post di Claudia la letteratura per l'infanzia è una continua fucina creativa e ogni anno vengono pubblicati tantissimi libri, alcuni bruttini, ma altri veramente belli e leggere ai bambini i classici come i Grimm è veramente un peccato, facciamo un giro per librerie e biblioteche ragazzi e scopriamo un patrimonio librario molto affascinante e moderno.

13 dicembre 2009

ALBERO DI NATALE ECOLOGICO

Bologna è sempre avanti! lo dicevo io che dovevo rimanerci a vivere  e convincere il babbo a trasferirsi lui a BO e non io a MI, che fa tanta tristezza...
Comunque avete sentito dell'albero di natale che il comune di Bologna ha installato in piazza nettuno per tutti i cittadini e i turisti? 
E' un albero a impatto zero, è interamente addobbato con lattine e altro materiale di riciclo ed è il primo albero di natale alimentato a bicicletta, le lucine infatti si accendono grazie alle pedalate di 12 biciclette di cui 4 a grandezza bambino e a pedalare sono i passanti, chi a voglia di farlo, e pedalando l'albero s'illumina.
E' proprio una genialata ambientalista.
Non ho trovato in internet manco una foto decente, quindi chiederò aiuto agli amici bolognesi tramite facebook e prossimamente aggiungo...
buon albero a tutti...

12 dicembre 2009

Sulla nanna dei bambini piccoli

"Che la tenerezza ti ricopra, tu, l'altro, come un manto." Il Corano



Negli ultimi giorni mi sono imbattuta spesso in post sulla nanna dei bambini, le difficoltà, i trucchi, i libri da leggere, le notti in bianco. Insomma il sonno dei nostri bimbi è un tema fondamentale per noi mamme.
 Quindi mi va' di fare qualche considerazione sull'argomento per la mia esperienza. 
Il mio gnomo da che è nato raramente si è addormentato da solo, quando lo allattavo si addormentava solo al seno ecc... si svegliava più volte durante la notte per tettare, ancora oggi che ha 2 anni lo addormento io nel lettone con me vicino mentre gli canto qualche ninna nanna e gli leggo qualche libro, poi lo spostiamo nel lettino in camera sua, ma se si risveglia durante la notte lo lasciamo dormire con noi nel lettone.
Tutte queste cose ad alcune mamme potrebbero apparire una catastrofe. Non a me. Perchè? Perchè quando era piccolino e tettava durante la notte lo tenevo a dormire vicino a me e il più delle volte manco m'accorgevo anche perchè ciucciavo e dormiva, e quindi dormivo anch'io, immaginare di alzarmi prenderlo dal suo lettino dargli il seno rimetterlo giù e via così, sarei diventata matta, quindi perchè stressarmi? L'unico problema era la gente, perchè tutti a dire, ha il vizio del seno, se si abitua a dormire nel lettone non ve lo togliete più... insomma frasi che conosciamo tutti. 
Adesso dorme tutta notte nel suo lettino, l'unica cosa che non rispetta le regole della morale comune è che lo addormento io, ma che mi importa, a me importa che lui dorma sereno a un orario decente e fargli le coccole prima di dormire fa piacere prima di tutto a me, e averlo vicino quando si sveglia di notte perchè magari è ammalato o altro mi piace tantissimo. 
A queste convinzioni ci sono arrivata prima che lo gnomo nascesse, leggendo i libri sentendo le storie di amiche ecc...
Ho letto Estivil, e devo dire che mi ha inquietato, alcuni nostri amici l'hanno applicato, non è il modo in cui voglio educare mio figlio. 
Ho letto anche quello di Tracy Hogg, Il linguaggio segreto dei bambini, condivisibile in alcuni punti, meno in altri. 
I libri che tengo sul comodino sono altri, sono libri dalla parte dei bambini...

Bésame mucho


 e 


Facciamo la nanna


Vi consiglio di leggerli, meritano...

Una conoscente un giorno mi disse: goditelo finchè è piccolo poi quando sarà adolescente manco ti guarderà in faccia... 
Ha ragione e io il mio gnomo me lo voglio coccolare tutto e di farlo strillare da solo nel suo lettino non ci penso proprio... dormire è una bella cosa, piacevole, non voglio che la viva come un obbligo.





10 dicembre 2009

ANCORA QUALCHE LIBRO E QUALCHE BURATTINO

Ve lo dicevo che questo è periodo di letture e accanto alle letture faccio anche dei laboratori.
Una delle ultime narrazioni per bambini della scuola primaria, sempre con il KAMISHIBAI, che è ormai diventato mio compagno di letture, è stata IL MOSTRO SPAZZATURA, che così fa un po' paura ma invece fa molto ridere, è una narrazione sul riciclo, sullo smaltimento rifiuti ma in chiave ironica, infatti è tratta dai libri di Staino che vedono come protagonista questo moderno eroe dell'ambiente Pecciolo, i titoli sono 

Pecciolo, contro Talquale, il mostro spazzatura 


Pecciolo e Talquale e una bandiera per l'ambiente

Sono entrambe delle favole sull'ecologia educativa e divertente. Il primo libro nasce dall'esperienza del comune di Peccioli, paese tra Pisa e Volterra, dove ha sede un moderno impianto di smaltimento rifiuti all'avanguardia dal punto di vista ambientale. il secondo libro anch'esso prende spunto da una realtà vera infatti La Bandiera arancione è il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano, è destinato alle piccole località 

che si distinguono per un'offerta di eccellenza e un'accoglienza di qualità. 


Al termine della lettura ogni bambino ha costruito un burattino calz

ino, con un calzino portato da casa, da riciclo. Al calzino i bambini hanno applicato capelli, occhi, nasi, lingue e quant'altro la fantasia li ispirava.

 Con tutti i calzini spaiati che ci ritroviamo in casa questo è un modo divertente per riciclarli.


5 dicembre 2009



In genere non partecipo ai blog candy ma a quello di Rita non potevo esimermi.
C'è anche un indovinello e ovviamente io non avrei mai potuto indovinarlo, meno male che c'è arrivato prima qualcun altro.

Tanti auguri a Rita e in bocca al lupo a tutte.

2 dicembre 2009

FIABE DAL MONDO e burattino a dito



Come raccontavo nei post scorsi, questo per me è un periodo molto intenso di narrazioni nelle biblioteche. Vi voglio raccontare la narrazione che ho fatto ieri mattina.
Io abito a Bergamo e la biblioteca in cui ho fatto la lettura era in un posto lontanissimo, sul lago di Iseo ma dalla parte di Brescia, quindi quasi un'ora e mezza di macchina in posti in cui non ero mai stata, ho fatto delle gallerie lunghissime, anche un po' angoscianti e poi quando ho visto finalmente  l'indicazione del paese in cui dovevo arrivare, e sembra
va ormai fatta, mi sono imbattuta in una quarto d'ora di curve e tornanti, al di là del fatto che sono una schiappa nel guidare ce l'ho fatta e devo dire che il paesaggio era veramente spettacolare, molto ma molto suggestivo.

immagine reperita dal sito il reporter raccontare oltre il confine

Arrivo quindi in questo minuscolo paesino dove sembra che le macchine non esistano 
dove si respira un'aria veramente pulita e sana. 
L'unico neo non ho trovato neanche un bar in cui fare colazione, uff!!! 
avevo proprio bisogno di un caffè e di un cornetto.
Comunque arrivo in questa piccola biblioteca, mi aspettano dei bambini molto 
vispi e interessati.
Faccio la mia narrazione con l'ausilio del KAMISHIBAI che avevo scoperto 
grazie a un post di Claudia della Casa nella Prateria.

Mentre racconto le storie che arrivano da altre culture faccio vedere ai bambini 
i disegni di queste sotrie attraverso il KAMISHIBAI,i bambini rimangono rapiti e affascinati.

Per la narrazione ho usato una storia cinese esattamente La cenerentola cinese, 
forse addirittura la prima cenerentola esistita nei racconti.
Poi siamo passati in Africa esattamente in Nigeria con una storia ambientata 
nel mondo animale LA TARTARUGA INGRATA, devo dire che la durezza e la crudeltà 
della tartaruga ha colpito molto i bambini, qualcuno ha manifestato anche paura.
La terza storia arrivava dal Perù, Il SALE E LO ZUCCHERO, una storia molto interessante 
perchè la protagonista è una bambina, una femmina ed è lei che affronta le avventure 
che di solito nelle storie europee sono affrontate sempre dai maschi. 
Questo l'hanno notato anche i bambini.
L'ultima storia invece è una storia molto divertente dell'Albania 
LA VECCHIA CHE INGANNO' LA MORTE, molto sagace e ironica. 
La narrazione si è quindi conclusa con un po' di risate. 
Ma l'incontro non è finito, alla narrazione è seguito il laboratorio
di costruzione di un burattino multiculturale. 
In Perù i bambini giocano con dei burattini da dita di lana,
molto belli che vendono anche in italia attraverso il circuito del commercio equo,
non potevo chiedere ai bambini di mettersi a cucire così ho fatto costruire dei burattini da dita
in carotncino che raffiguravano degli animali.


Ne avevo preparato egli esempi a casa che hanno
hanno subito affascinato anche lo gnomo e quindi un paio sono finiti tra i suoi burattini.

Quando faccio queste narrazioni e mi capita d'incontrare gruppi di bambini così interessati e coinvolti, 
con tanta voglia di sentire le storie, di fare domande mi sembra proprio 
che il mio lavoro serva a qualcosa.
Mi rendo conto che i bambini aspettano soltanto che qualcuno legga per loro e 
se è un adulto a farlo ciò li in voglia a diventare lettori loro stessi...
non smettiamo di leggere ai nostri bambini